Il mondo mnemonico da cui viene attinto è costituito da frammenti marini, sedimentazioni minerali, orditure geometriche e trame campestri. E’ la storia, raccontata nel dettaglio, di un incontro tra botanica mediterranea, narrativismo decorativo e stratificazione materica.
Le cromie vietresi vengono rivisitate secondo nuovi canoni, ma ciò che emerge sono soprattutto le ispirazioni culturali, lontane dai colori alchemici conosciuti, avvicinandosi al mondo contemporaneo.
Questo immenso caleidoscopio è costituito da cinque precise impronte, Helios, Thalassa, Chloris, Peplo e Graphé. Essi si mescolano, si incrociano, si accoppiano e si evolvono, creando ogni volta scenari e scenografie diverse, nuovi ritratti e racconti d’interno. L’ornamento si insinua tra le cornici, le righe e i fondi, diventando inscindibile dalla trama che lo ospita.
La collezione rappresenta un abaco di affinità elettive dove la restituzione cromatica e l’iconografia del disegno tracciano un nuovo modo di rivestire le superfici.
Helios
Lo sfondo delle piastrelle Helios richiama il gioco di rifrazione iridescente della luce sulle acque del Mediterraneo, articolandosi attraverso trame organiche ed eteree.
Thalassa
La fauna marina rigogliosa è il motivo ispiratore di Thalassa, un decoro che mescola elementi come conchiglie e fossili, assieme a cromatismi che evocano le profondità marine.
Chloris
I floridi giardini Vietresi generano il motivo geometrico di Chloris, dalla cornice componibile al suo ornamento floreale, reinterpretando un classico motivo della produzione De Maio in chiave contemporanea.
Peplo
Il rivestimento Peplo utilizza l’astrazione materica del tessuto, Il suo motivo ondulatorio del nastro la rende combinabile con gli altri rivestimenti della collezione.
Graphè
Il movimento sinuoso e perpetuo di Graphè mette in connessione i rivestimenti Peplo e Thalassa, tra impressioni di stampo classico e vibrazioni sinuose che rimandano al mondo dell’arte ellenistica.